giovedì 27 novembre 2014

Pomeriggio dedicato alla salute

Oggi pomeriggio in Bicocca abbiamo incontrato Sara Valmaggi, la vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, con cui abbiamo discusso di salute e di quanto costa curarsi nella nostra Regione. 

Tra le cose discusse oggi, vi è anche la proposta del PD per la riforma della sanità in Regione.  Il testo (qui scaricabile in PDF) è la prima proposta di riforma del sistema depositata in Consiglio regionale dal 1997 e precede quello che la Giunta regionale dovrebbe depositare nei prossimi mesi e che al momento è ancora nella fase preliminare, delle linee guida. Il testo è stato firmato da Enrico Brambilla, capogruppo democratico, da Carlo Borghetti e Sara Valmaggi e dai colleghi di Pd e Patto Civico.
Idea fondante della riforma sanitaria del Pd è quella di abolire la separazione tra sistema sanitario e sociale per creare una sinergia virtuosa tra la rete sanitaria regionale e i servizi territoriali di assistenza e cura. L’attuale frammentazione del sistema infatti non garantisce la continuità di cura (i pazienti dimessi dagli ospedali dopo la fase acuta della malattia spesso non hanno punti di riferimento certi) e non consente l’integrazione fra le diverse tipologie di assistenza. Con il nuovo sistema socio sanitario il paziente avrà invece un unico punto di accesso a cure e servizi assistenziali.
Nel progetto di legge del Pd ad essere integrati sono dunque il piano socio-sanitario regionale, i piani socio-anitari territoriali e piani sociali di zona dei Comuni. Il sistema sanitario regionale (SSR) diventa dunque Sistema Socio-Sanitario Regionale (SSSR) e fa capo ad un unico assessorato che include sanità e welfare. La nuova struttura ha un unico bilancio, un’unica direzione con un evidente risparmio di risorse. Nelle scorse settimane l’unificazione in un’unica struttura dei due assessorati, alla Salute e alla Famiglia, è entrata a far parte anche dell’agenda di Maroni, sostanzialmente però respinta dalle forze della sua maggioranza.

Il progetto di legge PD prevede che a supporto dell’intero sistema operino tre agenzie, a garanzia di uniformità e adeguatezza di intervento su tutto il territorio regionale:
1 – l’agenzia regionale per la programmazione, l’accreditamento, l’acquisto e il controllo delle prestazioni che programma e regola i servizi accreditati, acquista le prestazioni sanitarie e controlla le procedure amministrative (funzioni ad oggi svolte dalle Asl spesso in modo non uniforme).
2 – L’agenzia regionale per l’innovazione, la ricerca e il governo clinico che svolge i controlli sull’appropriatezza e qualità delle prestazioni cliniche (svolti oggi in modo puramente formale) e fa da centro propulsore della ricerca e dell’innovazione.
3 – Rimane attivo come agenzia l’attuale ente regionale per l’emergenza e l’urgenza (Areu), che gestisce il 118 (oggi azienda).
Le Asl sono trasformate in Asst (Aziende socio-sanitarie territoriali). A loro va la gestione diretta degli Ospedali di Riferimento, di Territorio e dei Presidi di Comunità. Fanno capo alle Asst le cure primarie, intermedie, le prestazioni specialistiche territoriali e la prevenzione. Esse garantiscono un alto livello di raccordo con i comuni.

Il sistema ospedaliero lombardo si articola in:
- centri ad elevata intensità e complessità, sia pubblici che privati, gestiti dalle aziende ospedaliere, con un bacino di utenza di massimo un milione di abitanti. Hanno un dipartimento di emergenza ad alta specialità (Eas) e sono attrezzati per gli interventi con la più alta intensità di cura.
- rete della ricerca e della formazione che comprende gli Ircss (istituti di ricerca) sia pubblici che privati, le università, gli enti e le istituzioni di ricerca. Alle strutture che si occupano di cura, ricerca e didattica sono destinate maggiorazioni tariffarie per le prestazioni di ricovero come riconoscimento per le attività di ricerca.
- rete ospedaliera che si articola in ospedali di riferimento, ospedali di territorio e presidi di comunità: Gli Ospedali di Riferimento sono presidi ad alta intensità di cura con un bacino di utenza ampio (corrispondente in genere a un livello territoriale provinciale), un DEA per l’emergenza urgenza e numerose specialità.
Gli Ospedali di Territorio sono presidi a media intensità di cura, con un medio basso bacino di utenza, con Pronto soccorso e solo alcune specialità. I Presidi di Comunità sono strutture a bassa intensità di cura, diffuse su tutto il territorio. Erogano prestazioni sia in regime di ricovero (possono offrire posti letto per subacuti e postacuti) che day hospital. Qui si trovano gli ambulatori dei medici di base e dei pediatri, gli ambulatori specialistici e i riabilitativi e gli infermieri di famiglia e di comunità associati.
E’ inoltre abolita la Legge Daccò, all’origine di molti dei recenti scandali della sanità lombarda.

“Con la nostra proposta – ha spiegato Sara Valmaggi – puntiamo a rafforzare con decisione i controlli, istituendo un’agenzia apposita che ha il compito di compiere le necessarie verifiche anche rispetto ai risultati di salute attesi. Miriamo a istituire un sistema di nomine dei dirigenti che sia davvero basato sul merito e che prescinda dalle appartenenze e dai legami politici. Puntiamo inoltre sulla prevenzione, con l’introduzione finalmente di un piano regionale, coordinato con quello nazionale, per promuovere corretti stili di vita e per aumentare l’investimento al riguardo, che oggi è solo il 5% del bilancio regionale”.

Tra le altre questioni affrontate nella discussione di oggi ci sono state quelle riguardanti le liste d'attesa (per cui invitiamo a leggere il comunicato stampa di Sara Valmaggi di qualche tempo fa) e la finta operazione di Maroni "Ticket zero", che si è rivelata un vero flop.
un vero flop. L’elaborazione del Pd sui dati della spesa per ticket in Lombardia parla chiaro e mette sotto accusa il primo intervento della giunta Maroni sui costosi ticket lombardi: l’estensione dell’esenzione dal ticket regionale sui farmaci per i cittadini over 65, con l’aumento della soglia di reddito da 11 a 18 mila euro.
La misura è in vigore dal primo aprile di quest’anno e nelle intenzioni della giunta, ripetute in ogni occasione, avrebbe dovuto interessare 800 mila lombardi e costare alla Regione 40 milioni di euro, in termini di mancato introito. Non è stato così. Il Pd, utilizzando i dati ufficiali di Federfarma, ha invece dimostrato che non solo i cittadini non hanno pagato di meno, ma che la Regione ha finito per incassare di più. Facendo il confronto con i dati del 2013, nei cinque mesi di applicazione della misura, i lombardi hanno versato alla Regione, attraverso i ticket sui farmaci, quasi due milioni in più (1.963.000 euro), che salgono a 2,44 milioni se si prendono in considerazione anche i primi quattro mesi dell’anno. In totale, dunque, la spesa per i ticket del 2014, fino al mese di agosto compreso, ammonta a 172,341 milioni di euro, rispetto a poco meno di 170 milioni nello stesso periodo del 2013. Un dato in crescita, nonostante la misura “zero ticket”, propagandata dalla Regione con una campagna di comunicazione e di affissioni costata 200 mila euro.
I lombardi, dunque, nonostante le promesse, continuano a pagare per i ticket più degli altri cittadini italiani e gli interventi della giunta Maroni sono senza risultati. Oggi i cittadini da 14 a 65 anni pagano allo stesso modo, indipendentemente dal reddito. La vera manovra da fare, come proponiamo da tempo, è far pagare a chi se lo può permettere, e togliere del tutto i ticket a chi ha redditi inferiori a 30 mila euro: non solo quelli sui farmaci ma anche i superticket sulle visite specialistiche e sugli esami.

domenica 23 novembre 2014

27 novembre: incontro su quanto costa la salute

Giovedì 27 novembre alle ore 17:00 alla Sala Bina in Viale Suzzani 273 Scala A (citofono n.37) incontriamo SARA VALMAGGI, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, per parlare di "QUANTO COSTA LA SALUTE IN LOMBARDIA: Ticket, servizi al cittadino, diritto alle cure".


venerdì 21 novembre 2014

Incontro ANPI Zona 9

Segnaliamo un'incontro organizzato da ANPI Zona 9 alla Casa di Alex in via Moncalieri 5 alle ore 17:30 di domenica 23 novembre sul tema "LA GRANDE RETATA ALLA PIRELLI" con Giuseppe Valotta, Inge Rasmussen, Sergio Temolo. Segue dibattito e rinfresco.
Il 23 novembre 1944 alla Pirelli Bicocca di Milano i tedeschi entrano in fabbrica, arrestano 183 lavoratori - imprigionati a San Vittore, 153 operai partono per la Germania - Zwangsarbeiter lavoratori coatti per le fabbriche della Germania - uno solo sarà internato a Mauthausen - 27 di loro finiscono a Kahla dove si costruiva l'aereo a reazione Me262 - ultima speranza di Goering di capovolgere le sorti della guerra. A Kahla si moriva di fame, di stenti e botte. Vi morirono più di 400 italiani e forse più di 10000 uomini da tutta Europa.

martedì 18 novembre 2014

Come cambia il mondo del lavoro

Venerdì 21 novembre alle ore 21:00 parliamo di lavoro con il manager Roberto Camagni e Matteo Bianchi dell'Assemblea Nazionale PD.


lunedì 17 novembre 2014

A proposito delle esondazioni del Seveso

Nei giorni scorsi siamo finiti sott'acqua più volte. Non è una novità. Ci siamo abituati. E' una storia che si ripete da tantissimi anni più o meno sempre allo stesso modo: il Seveso esce, le strade diventano un fiume di acqua marroncina, le macchine vengono bloccate, a piedi è complicato muoversi, i mezzi pubblici scarseggiano, i marciapiedi scompaiono e, quando va male, salta anche la luce per ore, si allagano cantine e box e poi perdiamo giorni a pulire e rimettere in ordine qualcosa che nel giro di poche settimane sarà nuovamente sottosopra.
Mai, come negli ultimi anni, si è visto un tale dispiegamento di uomini e di mezzi per far fronte alla situazione tanto tempestivo. Siamo tutti molto grati alla Protezione Civile, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, all’AMSA e anche ai nostri rappresentanti nelle istituzioni che hanno lavorato giorno e notte per cercare di darci informazioni, per salvare il salvabile e per limitare i danni o ripristinare il più fretta possibile ciò che l'acqua aveva compromesso.
Però la situazione che si è creata per i cittadini con le continue esondazioni del Seveso non è più accettabile.
Nei giorni scorsi avevamo organizzato – unitamente con gli altri circoli PD della Zona 9 - una serata dedicata ad approfondire il problema del Seveso e alla presentazione del progetto Italia Sicura con cui sono previste misure e finanziamenti per la messa in sicurezza del torrente e per la depurazione delle acque. All’incontro, molto partecipato dai residenti delle zone interessate, dagli esponenti del Comitato Stop Seveso e anche dai commercianti della zona, sono intervenuti il senatore Franco Mirabelli (che ha illustrato il progetto del Governo con cui si prevede lo sblocco delle risorse necessarie alla costruzione entro la fine del 2015 delle vasche di laminazione per il contenimento della piena del Seveso e il depuratore che diminuirebbe l’inquinamento del torrente del 20%), l’assessore al Comune di Milano Marco Granelli (che ha spiegato tutte le forze messe in campo ogni qual volta che si preannuncia un allerta per il Seveso e poi la complicata vicenda dei contributi da destinare a chi ha subito danni), i rappresentanti del Consiglio di Zona 9 Andrea Bina, Stefano Indovino e Beatrice Uguccioni.
Qui si può scaricare il PDF con la trascrizione degli interventi
Ieri, in Prefettura si è svolto un vertice con il sottosegretario Del Rio e il capo della Protezione civile Gabrielli. Del Rio ha detto chiaramente: "I soldi del Governo per il progetto vasche per mettere in sicurezza il Seveso ci sono, sono 80 milioni che si aggiungono ai 20 del Comune di Milano e ai 10 della Regione Lombardia." Quindi le opere che servono per impedire quanto abbiamo ancora visto in questi giorni saranno fatte a breve, con inizio lavori nel 2015. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia ha ribadito che il Comune ha stanziato in bilancio 2 milioni di euro per i contributi a cittadini e commercianti per i danni dell'esondazione 8 luglio, secondo le richieste raccolte questa estate.
Parole chiare, dunque, che auspichiamo si traducano al più presto in fatti concreti perché non è normale che una città come Milano vada letteralmente a fondo ad ogni goccia d'acqua che scende.

martedì 11 novembre 2014

Solidarietà al PD Corvetto e al Sunia per l'attacco subito e condanna di quella devastazione

Nel primo pomeriggio una quindicina di persone incappucciate hanno fatto irruzione nel Circolo del Partito Democratico “Corvetto” di via Mompiani a Milano dove si stava tenendo una riunione del SUNIA, Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari. Durante il raid sono stati utilizzati degli estintori ed è stato fatto scattare l’allarme anti-incendio. Dopo aver devastato la sede del Circolo e imbrattato i muri con vernici spray il commando si è dileguato. Non si registrano feriti fra i partecipanti alla riunione. 
“Si tratta di un atto intimidatorio inaccettabile – commenta Pietro Bussolati, Segretario del PD Città Metropolitana di Milano – che alimenta un clima di divisione e contrapposizione sul tema della casa e della gestione degli sfratti. Da parte nostra c'è grande solidarietà e vicinanza ai presenti a al circolo PD per gli sforzi che dovrà sostenere per rendere nuovamente agibile la propria sede. Il Partito Democratico sta promuovendo incontri su questo tema ed è in prima linea per ascoltare gli inquilini e garantire il rispetto delle regole e della convivenza civile”.

"A nome mio e di tutto il Partito Democratico Lombardo voglio esprimere solidarietà agli iscritti del Circolo PD Corvetto e ai rappresentanti del Sunia (sindacato inquilini), ospiti del PD per una riunione sul tema della casa, vittime di una violenta irruzione da parte di alcune persone incappucciate. E' un atto vile, vergognoso e che desta grande preoccupazione. Vanno prese tutte le misure perché i responsabili siano al più presto identificati e processati. Non accettiamo e non accetteremo mai attacchi violenti che mettono in pericolo persone che discutono democraticamente e liberamente. Su questi argomenti chiediamo a tutti i rappresentanti istituzionali un grande senso di responsabilità." Lo afferma Alessandro Alfieri, segretario regionale del PD della Lombardia.

Il senatore Franco Mirabelli, capogruppo PD in Commissione Antimafia, intervenendo in Senato, ha affermato: "Chi aggredisce cittadini e pensionati riuniti per discutere cosa fare per migliorare la vita del proprio quartiere si colloca fuori da ogni regola democratica e di convivenza civile. Chiunque siano i delinquenti che hanno aggredito, nella sede del Partito Democratico, la riunione del Sunia vanno condannati e perseguiti subito e con severità. Ancora una volta si strumentalizza un bisogno reale come quello della casa per giustificare violenze e illegalità. Chiediamo alle Forze dell'Ordine di non lasciare più spazio a chi, in questi mesi, ha usato le occupazioni abusive come manifesto politico, riportando il tutto alla reale dimensione di atti delinquenziali".

p.s.: Il nostro Circolo ha aderito al presidio SUNIA-PD di solidarietà con il PD Corvetto e all'incontro hanno partecipato Diana Comari (segretaria di Circolo), il senatore Franco Mirabelli e Francesco Di Gaetano (coordinamento di circolo e esponente SUNIA). Video dell'intervento di Francesco Di Gaetano»

lunedì 10 novembre 2014

Come risolvere il problema del Seveso

Ringraziamo le tante persone che ieri sera hanno partecipato all'incontro dedicato al Seveso e all'illustrazione del progetto Italia Sicura, che dovrebbe evitare le esondazioni su Milano.  Nel corso della serata, coordinata da Stefano Indovino (capogruppo PD in Consiglio di Zona 9), il senatore Franco Mirabelli ha spiegato le proposte messe in campo e finanziate dal governo sul fronte del Seveso, l'Assessore Marco Granelli si è , invece, concentrato sulle modalità operative del Comune di Milano per far fronte alle situazioni ogni volta che si verifica l'emergenza esondazione, mentre Beatrice Uguccioni (Presidente del Consiglio di Zona 9) si è soffermata sulle necessità dei nostri quartieri, troppo spesso finiti sott'acqua. Più ampio e complessivo il ragionamento proposto, invece, da Andrea Bina (Commissione Territorio del Consiglio di Zona 9), che ha illustrato le ragioni che stanno alla base di queste continue esondazioni (la troppa cementificazione dei Comuni lungo il corso del Seveso, realizzata per ripianare i problemi delle casse comunali ricavando risorse dagli oneri di urbanizzazione, che però non consente al terreno di assorbire l'acqua), fino ai problemi ecologici connessi ad un certo tipo di soluzioni, se prima non vengono depurate le acque del torrente.

venerdì 7 novembre 2014

10 novembre: facciamo il punto sulla questione Seveso

Insieme agli altri circoli PD della zona 9 abbiamo organizzato un incontro per approfondire gli sviluppi delle vicende riguardanti le esondazioni del Seveso. Il Governo, infatti, ha presentato un progetto ItaliaSicura per pulire le acque del Seveso e avviare i lavori per evitare nuove esondazioni nei nostri quartieri
Di questo vogliamo discutere insieme Lunedì 10 novembre alle ore 21:00 presso il Circolo PD di Niguarda (Via Hermada 8) con: Marco Granelli (Assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Milano) Franco Mirabelli (Commissione Ambiente e Territorio del Senato) Beatrice Uguccioni (Presidente del Consiglio di Zona 9) Andrea Bina (Commissione Territorio in Consiglio di Zona 9) Stefano Indovino (Capogruppo PD in Consiglio di Zona 9).


Sul tema del Seveso, segnaliamo due dichiarazioni del senatore Mirabelli:

La soddisfazione per la presentazione del progetto per fare del Seveso un torrente sicuro e pulito non si ferma alla pur importantissima certezza che tra poche settimane apriranno finalmente i cantieri per realizzare le prime vasche di laminazione a Senago dopo anni di attesa, spendendo finalmente i trenta milioni che Regione e Comune di Milano avevano destinato a questo intervento e riducendo i rischi di nuove esondazioni. Ciò che credo si debba valorizzare è la scelta del Governo di ascoltare i cittadini e gli enti locali che da tanto chiedevano fosse progettato e finanziato un intervento complessivo sul Seveso che cancellasse il rischio idrogeologico ma anche garantisse la pulizia delle acque.
80 milioni destinati alla realizzazione di altre vasche ma, soprattutto, alla pulizia delle acque sono un risultato importante ottenuto da chi a Milano come a Palazzo Chigi e in Parlamento ha posto con forza la questione. Già nel 2015, insieme alle vasche di laminazione sarà realizzato l'intervento sul depuratore di Varedo che ridurrà del 20% l'inquinamento e, da subito si lavorerà per completare i sistemi fognari dei Comuni che contribuiscono oggi a sporcare le acque.
Sono scelte non scontate che avevo chiesto intervenendo in Senato e che il governo ha fatto, che negli anni ridurranno sempre di più l'impatto delle stesse vasche di laminazione. Al di là delle parole, con interventi come questo il governo ha scelto finalmente di fare della lotta al dissesto idrogeologico: una priorità che va perseguita quotidianamente e con decisione senza aspettare i prossimi disastri.
Resta il dato del consumo di ulteriore suolo che le vasche comporteranno. Anche su questo si è ascoltato ciò che molti di noi avevano proposto, di riconoscere cioè ai cittadini di Senago un risarcimento ambientale significativo. Il milione e duecentomila euro stanziato dal Governo per questo, è una occasione per restituire ciò che viene consumato dalle vasche. Starà ora all'amministrazione comunale decidere come impiegare quelle risorse, per quali interventi ambientali.

In Commissione Territorio e Ambiente al Senato la Lega ha presentato un Ordine del Giorno - il numero 124 - al Decreto Sblocca Italia con cui chiede al Governo di non realizzare le vasche di laminazione per il Seveso a Senago, che eviterebbero nuove esondazioni su Milano.
Mentre Maroni, al governo della Regione Lombardia, assicura che si farà tutto ciò che è stato deciso per evitare nuove esondazioni del Seveso a Milano, a Roma i suoi parlamentari strizzano l'occhio ai comitati di Senago che non vogliono l'opera sul loro territorio.
A questo punto è chiaro che, mentre il Governo ha messo in campo soldi e provvedimenti per fare in fretta a realizzare le vasche e la depurazione delle acque, la Lega mantiene le ambiguità che in questi anni hanno rallentato le soluzioni e penalizzato i cittadini del quartiere di Niguarda.

mercoledì 5 novembre 2014

6 novembre: parliamo di come vengono spesi i nostri soldi

I pomeriggi di approfondimento in Bicocca proseguono Giovedì 6 novembre alle ore 18:30 (sempre presso la Sala Bina in Viale Suzzani 273 Scala A - citofono n.37) in un incontro in cui parleremo di   COME UTILIZZANO I NOSTRI SOLDI IL COMUNE DI MILANO E LA ZONA 9 - Tasse, investimenti, servizi al cittadino. In questa discussione ci aiuteranno: MATTIA STANZANI (Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Milano) e   ROBERTO MEDOLAGO (Presidente Commissione Decentramento Consiglio di Zona 9).