domenica 14 aprile 2013

Un bel confronto con il senatore Mirabelli

Ringraziamo i tantissimi che questa mattina sono venuti al nostro circolo e hanno partecipato all’incontro con il senatore Franco Mirabelli.
Il periodo che stiamo attraversando presenta enormi cambiamenti e la crisi economica profonda - frutto anche di scelte sbagliate messe in atto da alcuni governi precedenti - ha aggravato gli scenari. Per quel che ci riguarda, contemporaneamente, si è aperta una discussione interna al Partito Democratico. Il PD è un partito è fatto di idee e non solo di persone ma oggi si commette spesso l’errore di attribuire eccessivo valore alle persone e di concentrare tutte le aspettative su di esse, lasciando da parte le idee.
Questo il tema che è stato alla base della nostra discussione di oggi.

Franco Mirabelli ha aperto il suo intervento ricordandoci che stiamo attraversando una crisi profonda - come segnalano i dati sulla disoccupazione, la cassaintegrazione e l’impoverimento delle famiglie italiane - e che un tale quadro metta in luce la necessità di dare urgentemente delle risposte a queste emergenze del Paese.
Mirabelli ha ricordato che, se ci troviamo in questa crisi, ci sono delle responsabilità che appartengono a chi era al governo negli anni precedenti e a degli errori che ci sono stati nelle scelte fatte e, per questo motivo, è inaccettabile che il PDL (che ha governato a lungo l’Italia e non è mai stato responsabile) ora faccia inviti al PD al senso di responsabilità e questo va detto con forza.

Concentrandosi sulle vicende parlamentari, a chi ha chiesto il motivo dell’allungarsi del tempo delle trattative, Mirabelli ha ricordato come dal voto siano uscite tre forze politiche quasi paritarie e che una di queste (il Movimento Cinque Stelle) si è da subito sottratta al senso di responsabilità verso la richiesta di formare un governo e, inoltre, la politica in Italia ha dei tempi prefissati e che il Presidente della Repubblica durante il “semestre bianco” non può sciogliere le Camere e indire nuove elezioni, per cui tutto passerà nelle mani di chi succederà a Napolitano.
Mirabelli, però, ha anche segnalato come il PD in queste settimane abbia comunque lavorato, indicando i nomi dei propri rappresentanti per la composizione delle Commissioni (cosa che, invece, il PDL non ha fatto), ha presentato mozioni e interrogazioni (cosa che il Movimento Cinque Stelle non ha fatto) e il Parlamento sta già votando una serie di provvedimenti come quello che ha sbloccato i pagamenti dello Stato per le imprese o il decreto in materia sanitaria. Insomma, non è vero che tutto è fermo come vogliono far credere gli esponenti del Movimento Cinque Stelle.
Per il futuro governo, Mirabelli ha detto che molto dipenderà dal clima che si crea tra le forze in Parlamento intorno all’elezione del Presidente della Repubblica, carica questa che deve essere rappresentativa di tutti gli italiani (e quindi anche di tutti i partiti eletti a rappresentare i cittadini). Per Mirabelli, sicuramente il Presidente della Repubblica indicato sarà proveniente dall’area del centrosinistra ma è necessario che venga condiviso il più possibile anche da altri.

Mirabelli ha precisato anche che serve un governo di cambiamento e che operi con alcuni obiettivi, quali le emergenze sociali, la riduzione dei costi della politica, la ricostruzione del rapporto tra cittadini e politica e le riforme istituzionali. Tutto questo è difficile che possa ottenere l’appoggio del PDL perché esistono visioni diverse.
La prospettiva di tornare immediatamente al voto, invece, secondo Mirabelli è poco utile perché, mantenendo la stessa legge elettorale attuale, si rischierebbe di avere nuovamente uno scenario simile e, quindi, che renda impossibile la governabilità.
Tuttavia - ha denunciato Mirabelli - è molto difficile che i voti arrivino dal Movimento Cinque Stelle (soprattutto se si tratta di voti palesi) che, in questo momento, sono passati dal “tutto in streaming” alle riunioni a porte chiuse in località segrete.

Venendo alle problematiche interne al Partito Democratico, Mirabelli ha segnalato come stiamo affrontando in modo molto scomposto e controproducente tutta la discussione che si è aperta mentre, in questa fase, avremmo bisogno di unità: «Sarebbe utile presentarsi uniti ai prossimi appuntamenti istituzionali perché avremmo una maggiore forza e daremmo meno strumenti a chi cerca di indebolirci». «Oggi, dalle nostre discussioni sta sparendo il confronto politico e prevale quello sulle persone mentre dovremmo discutere di più nel merito delle cose da fare», ha evidenziato Mirabelli, il quale ha segnalato anche come in questa situazione di grave crisi, le discussioni del PD rischiano di dare l’idea di un dibattito tutto autoreferenziale che agli italiani non interessa. Per questo, secondo Mirabelli, sarebbe bene sottrarsi a tutto ciò che ci fa apparire in questo modo sui media.

Molti sono stati gli interventi dei presenti nel dibattito che è seguito, in cui sono state poste domande e spunti di riflessione a cui il senatore Mirabelli ha poi risposto concludendo l’incontro.