lunedì 9 giugno 2014

Il PD conquista la lombardia

La Lombardia ha cambiato verso: al Partito Democratico sono andati alcuni importanti capoluoghi e quasi tutti i piccoli Comuni!

Il centrosinistra vince le sfide più attese dei ballottaggi in Lombardia, quelle dei capoluoghi, e conquista 7 Comuni su 9 nel Milanese e 4 su 5 nella provincia di Monza e della Brianza. Giorgio Gori, lo sfidante del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Bergamo: ha battuto Franco Tentorio, del centrodestra, con il 55,5% dei voti (oltre 26mila preferenze). A Pavia, Massimo Depaoli del centrosinistra ha battuto con il 53% dei voti il sindaco uscente di centrodestra Alessandro Cattaneo, che pure partiva con 10 punti di vantaggio. A Cremona, Gianluca Galimberti del centrosinistra ha battuto con il 56,3% il sindaco uscente Oreste Perri. A Cesano Boscone si conferma il centrosinistra, con Simone Negri al 69% dei voti contro il candidato del centrodestra Fabio Raimondo.
A Cusano Milanino netta sconfitta del sindaco uscente Sergio Ghisellini del centrodestra, battuto da Lorenzo Gaiani del centrosinistra con il 63% del voti. A Peschiera Borromeo Luca Zambon del centrosinistra supera con il 65% dei voti il sindaco uscente Antonio Falletta del centrodestra con il 35%. A Novate Milanese il sindaco uscente Lorenzo Guzzeloni (centrosinistra) si conferma con il 65,8% su Maurizio Piovani del centrodestra. A Melzo il candidato del centrosinistra Antonio Bruschi ha battuto per una manciata di voti il sindaco uscente Vittorio Perego, sostenuto da una lista civica. A Rozzano, Comune già amministrato dal centrosinistra, la candidata del centrosinistra Barbara Agogliati ha battuto il candidato del centrodestra Giovanni Ferretti con oltre il 60% dei voti. A Trezzano sul Naviglio il candidato del centrosinistra Fabio Bottero batte con il 71,5% Giuseppe Russomanno. Il centrodestra ha invece espugnato Pioltello, con Cristina Carrer che ha superato con il 55% dei voti Saimon Gaiotto, del centrosinistra, che si è fermato al 45%. E a Paderno Dugnano si conferma con il 55,1% il sindaco uscente Marco Alparone del centrodestra, contro la sfidante Antonella Caniato.
Monza e Brianza - Nei Comuni della provincia di Monza e della Brianza, quattro vanno al centrosinistra e uno al centrodestra. A Bovisio Masciago Giuliano Soldà del centrosinistra ha vinto con il 56,4% contro Raffaella Damonte del centrodestra. A Muggiò, Maria Fiorito del centrosinistra ha battuto con il 53,2% dei voti il sindaco uscente Pietro Zanantoni del centrodestra. A Giussano, il sindaco uscente Matteo Riva del centrosinistra batte con il 55,8% dei voti l’avversario Ettore Trezzi. A Concorezzo, invece, vince il centrodestra: si conferma il sindaco uscente Riccardo Borgonovo con il 55,9% dei voti, su Massimo Canclini. A Besana Brianza Sergio Cazzaniga del centrosinistra batte Alcide Riva del centrodestra con il 56,5% dei voti.
L’affluenza in crollo: alle 23, alla chiusura delle urne, aveva votato il 51,20% degli aventi diritto, contro il 70,73% del primo turno. Nei Comuni del Milanese, l’affluenza media è stata del 45,95%, contro il 70,09% del primo turno. L’affluenza più bassa a Rozzano, con il 40,53% (contro il 67,60% del primo turno). La più alta a Paderno Dugnano, con il 51,07% (era 70,93%). A Cesano Boscone ha votato il 40,57% degli elettori, contro il 69,13% del primo turno (quasi 30%in meno). In Brianza, l’affluenza è stata del 47,03%, contro il 70,44% del primo turno.



Il risultato dei ballottaggi è chiaro. Il Pd di Matteo Renzi e il centrosinistra, rispetto al passato, avanzano. E aumentano i centri amministrati: da 112 "comuni superiori" si è passati a 141, e da 16 capoluoghi ora il centrosinistra ne governa 19 (il centrodestra ne perde invece 46, +2 per il M5S). Complessivamente, fra primo e secondo turno, il Pd batte il centrodestra 160 a 37.
Ma c'è anche un'amara sorpresa per il Pd, che forse è il simbolo spartiacque di una nuova era politica. Da Livorno, storica roccaforte della sinistra, arriva un risultato clamoroso: il candidato del M5S Filippo Nogarin, appoggiato anche dalla sinistra radicale, ha vinto, superando Marco Ruggeri del centrosinistra: 53 a 47%. Nogarin, festeggiando la vittoria, ha parlato di "colpo al cuore del Partito Democratico".
Esito che aprirà sicuramente un grande dibattito a sinistra, come dimostra il tweet del segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero (vedi sotto). I grillini conquistano anche Civitavecchia, dove il candidato pentastellato Antonio Cozzolino ha vinto con il 65%.
Pure a Perugia, Potenza e Padova, il centrosinistra esce, a sorpresa, sconfitto. Andrea Romizi del centrodestra ha conquistato il capoluogo umbro con il 58%, sconfiggendo Wladimiro Boccali del Pd, che si ferma al 42%. Un altro risultato clamoroso, visto che Perugia è uno storico fortino della sinistra.
A Padova, invece, ha vinto Massimo Bitonci, candidato della Lega Nord e sostenuto dal centrodestra tutto, grazie al 53 per cento dei voti, contro il 47 di Ivo Rossi, vice dell'ex sindaco democratico e bersaniano Flavio Zanonato, che aveva governato la città per dieci anni e che aveva lasciato il suo posto proprio a Rossi dopo esser diventato ministro nel governo Letta.
E da Potenza arriva un altro risultato clamoroso. Ha vinto infatti Dario De Luca (Fratelli d'Italia e altre liste di centrodestra) con oltre il 58%, nonostante al primo turno il suo avversario, Luigi Petrone (centrosinistra), avesse sfiorato la vittoria con il 47,8 per cento dei voti. In quella circostanza, De Luca aveva ottenuto solo il 16,7 per cento, ma sufficiente per ribaltare il risultato al ballottaggio.
Per il resto, il Pd non ha certo sfigurato. Anzi, ha guadagnato comuni rispetto all'ultima tornata e in alcune aree storicamente di centrodestra, come Pavia, è riuscito a vincere, specchio di un momento spartiacque della sua storia politica. Tra le vittorie democratiche spunta sicuramente quella di Bari dove ha trionfato Antonio Decaro con il 65,4 per cento ("Un risultato straordinario", ha commentato il nuovo sindaco), davanti al candidato del centrodestra Mimmo Di Paola (34,6%). Il Pd però perde Foggia, per un pelo, con Franco Nardella (Forza Italia e centrodestra) che ottiene il 50,3%, davanti ad Augusto Marasco.
Altre vittorie, importanti, del centrosinistra ci sono state a Modena con Gian Carlo Muzzarelli e il 63% dei voti davanti a Marco Bortolotti del M5S che si è fermato al 36,3%, e soprattutto a Bergamo, con il renziano Giorgio Gori che la spunta con il 53,5%, mentre l'avversario Franco Tentorio (centrodestra) è arrivato al 46,5%. "Tutta la coalizione ha saputo interpretare nel modo giusto il desiderio di cambiamento di una città che storicamente non è mai stata orientata a sinistra", ha dichiarato Gori a caldo.
Ma al centrodestra il Pd ha strappato anche altre città, conquistando tra l'altro tutti i principali centri piemontesi: Biella (dove ha vinto Marco Cavicchioli con il 59%, davanti a Dino Gentile), Verbania (Silvia Marchionni al 77% contro Mirella Cristina in una sfida tutta femminile), Vercelli (con Maura Forte al 67% davanti a Enrico Demaria), e, in Lombardia, Cremona (Gianluca Galiberti l'ha spuntata con il 56% su Oreste Perri), ma soprattutto Pavia, dove Carlo Cattaneo, sindaco uscente di centrodestra e considerato uno dei più giovani e più amati amministratori d'Italia, ha perso sorprendentemente la sfida contro il democratico Massimo Depaoli, che ha ottenuto il 53%.
I democratici la spuntano anche a Pescara, anche questa strappata al centrodestra, con Marco Alessandrini davanti con il 66,3% al sindaco uscente Luigi Mascia (Forza Italia e altri, 33,7%), a Terni, dove Leopoldo Di Girolamo ha sconfitto Paolo Crescimbeni del centrodestra con il 59,5% e, più nota simbolica, Porcia (Pordenone), sede Electrolux, dove ha vinto Giuseppe Gaiarin contro Marco Sartini (59 a 41).
Da segnalare anche la vittoria di Renato Franco Natale, che torna a guidare il comune di Casal di Principe (Caserta) dopo la breve esperienza nel 1993. Da anni impegnato contro la criminalità organizzata, ha ottenuto il 68% delle preferenze. Il neo sindaco è componente di Libera, l'associazione impegnata nel recupero dei beni confiscati alle mafie.
L'affluenza, intanto, è crollata: il dato definitivo dell'affluenza ai ballottaggi per le elezioni comunali è del 49,49% contro il 70,61% del primo turno.

Fonte: Repubblica



“Dopo il risultato straordinario ottenuto dal centrosinistra nei Comuni lombardi e la sconfitta storica subita dal centrodestra, sarà il caso che il Presidente Maroni, anziché continuare a dispensare consigli al Governo nazionale, rifletta sul giudizio negativo da parte degli elettori che coinvolge anche il suo governo regionale”. Questo il commento di Franco Mirabelli, senatore del Partito Democratico e iscritto del nostro Circolo, all’esito dei ballottaggi in Lombardia.
“Ormai solo due capoluoghi di provincia in Lombardia sono rimasti al centrodestra e hanno perso in tutti i piccoli Comuni, con rarissime eccezioni. - prosegue Mirabelli - Evidentemente Maroni non ha saputo rispondere ai bisogni dei cittadini lombardi e degli stessi ceti produttivi della nostra Regione. Casa, sanità, taglio delle spese inutili restano questioni urgenti. L’immobilismo della Regione e del centrodestra è evidentemente stato punito dagli elettori”.