Manca poco più di un anno all’avvio ufficiale di Expo 2015 che vedrà Milano e la Lombardia protagoniste e le porterà a confrontarsi con gli altri Paesi su tematiche importanti per il futuro del Pianeta.
Expo sta portando alla città di Milano e al territorio circostante delle grandi trasformazioni che lasceranno il segno anche dopo l’evento.
Di questo, del progetto Expo, delle trasformazioni che sta apportando nel territorio milanese e di cosa resterà a manifestazione conclusa, ma anche di come prevenire e contrastare il rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti si è parlato domenica 2 febbraio, presso l’Auditorium Ca’ Granda a Milano in un incontro organizzato dal circolo PD Prato-Bicocca in collaborazione con il PD della Zona 9 di Milano sul tema “Expo 2015: ieri, oggi e domani”. Qui il video dell'incontro>>
L’incontro coordinato da Gianandrea Abbascià (Circolo PD Prato-Bicocca), è stato aperto da Mariangela Rustico (Coordinatrice PD della Zona 9), la quale ha segnalato come anche il territorio della Zona 9 e i suoi siti siano interessati dalle trasformazioni e dai progetti di riqualificazione in vista del grande evento del 2015. Del progetto di Expo, dell’importanza dei temi che verranno sviluppati ha parlato invece Maurizio Martina (Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole con Delega ad Expo), il quale ha ribadito che la manifestazione può essere una grande occasione per il rilancio di Milano nel mondo, data l’ampia partecipazione di tutti i Paesi all’interno dei padiglioni. Expo – secondo Martina – può fungere da motore del cambiamento tanto auspicato per il nostro Paese, ridare una prospettiva e spingere per l’innovazione necessaria oltre che per mettere in risalto le qualità italiane e far parlare del nostro Paese in modo positivo, uscendo dalle polemiche spicciole del quotidiano. Di grande occasione che parte da Milano ma che è utile a tutta l’Italia ha parlato anche Ada Lucia De Cesaris (vicesindaco di Milano), definendo Expo come un possibile modello da utilizzare e valorizzare. “Con Expo siamo partiti in ritardo – ha affermato il vicesindaco – ma è importantissimo perché può mettere in moto dei principi di riqualificazione profonda per il nostro territorio” e, per quanto riguarda più specificatamente la Zona 9 di Milano e per il progetto del Gasometro in Bovisa l’idea è che possa diventare un polo importante per la ricerca e per collegare quel mondo al mondo del lavoro, mentre altre realtà come ad esempio l’Isola e Porta Nuova stanno cominciando a vedersi già più definite. “Occorre immaginare uno sviluppo del territorio per tappe - ha chiarito il vicesindaco - e le strutture utili verranno mantenute anche dopo la manifestazione”.
Per Lucia De Cesaris, tuttavia, serve “vision” e capacità di aprire agli investimenti stranieri: “Gli altri Paesi guardano a Milano con grande attenzione e questo può essere sfruttato per il rilancio della città. Senza dimenticare che una grande partita è giocata sull’area metropolitana e sul recupero delle aree agricole del territorio che possono trovare nuova forza e nuovi mercati in cui esportare, per questo sarà necessario un grande lavoro con il distretto agricolo milanese per puntare alla valorizzazione dei prodotti”.
Per quanto riguarda il dopo-evento, il vicesindaco ha precisato che esistono già delle regole da rispettare riguardanti le volumetrie per l’edificazione e il fatto che il 51% dell’area occupata da Expo dovrà diventare un parco; tuttavia ci sarà una discussione su quali progetti e quali funzioni dovranno essere contemplate in questo.
Franco Mirabelli (Senatore e Capogruppo PD Commissione Politiche Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle Mafie), ha segnalato come all’inizio ci sia stata una sottovalutazione dell’evento e di come non si sia compreso che il tema dell’alimentazione sarà decisivo per il mondo ed è più che mai necessario che si apra una riflessione sui modelli di produzione e di consumo. Expo, dunque, può far diventare Milano un punto di riferimento per la discussione sull’alimentazione e il confronto tra le tecniche di produzione e il mondo della ricerca.
Per quanto riguarda la Zona 9, Mirabelli ha ricordato che la Metro 5 esiste grazie ai finanziamenti stanziati per Expo in quanto è un’opera ad esso correlata e ha ribadito l’importanza del coinvolgimento anche del Parco Nord che da anni è sede del Festival della Biodiversità.
Parlando del lavoro svolto in Commissione Antimafia, Mirabelli ha evidenziato come Expo rischi di diventare un’occasione ghiotta anche per organizzazioni criminali e per evitare questo sono state messe in campo misure importanti e innovative: “Il fatto che ci siano già state 41 aziende interdette ai lavori significa che le norme adottate funzionano. È importante che le certificazioni antimafia arrivino presto in modo da escludere dagli appalti possibili soggetti pericolosi. Oggi si sta costruendo anche una banca dati informatica in grado di vagliare tutti i dati, sono riaperti i concorsi per l’ampliamento degli organici delle forze dell’ordine, sono stati siglati tre protocolli per la sicurezza e la messa in atto di un sistema di controllo per impedire l’inquinamento degli appalti che coinvolge tutte le istituzioni, tanto che i magistrati chiedono che venga esteso anche ad altri grandi eventi e all’ortomercato. L’esperienza di Expo, quindi, può fare da modello per la gestione degli appalti”.
Sul tema delle infiltrazioni mafiose, dunque, per Mirabelli, le istituzioni si sono attrezzate per tempo: al momento si è chiusa la fase di verifica di appalti e subappalti pubblici e ora serve avere la stessa attenzione verso ciò che faranno i Paesi ospiti nella costruzione dei padiglioni e nelle aziende che ci lavoreranno e anche su questi cantieri andranno fatte delle verifiche.
Expo, secondo il senatore del PD, può migliorare la vita di Milano, può aprire la città e può dare una mano a riagganciare la ripresa economica nel Paese.
A chiudere gli interventi è stata Arianna Censi (Coordinatrice Segreteria PD Milano e Città Metropolitana), la quale ha segnalato l’importanza del coinvolgere i cittadini su questi temi e sugli obiettivi che si sono fissati, aprendosi alle varie realtà e dialogando con le associazioni presenti, anche utilizzando il PD per aiutare a rafforzare l’azione comunicativa del lavoro svolto dal Comune. “Expo rappresenta la possibilità di raccontare le potenzialità del nostro territorio, la qualità dei nostri prodotti ma anche di rigenerare la pubblica amministrazione e questa occasione va colta”, ha ribadito Arianna Censi.