domenica 23 febbraio 2014

Il nuovo governo e le giovani Ministre

A proposito del nuovo governo e delle giovani Ministre, in questi giorni in rete si sono lette affermazioni sessiste, volgari e offensive nei loro confronti. Se non stupisce che ciò, per quanto triste, possa avvenire ad opera di esponenti di altri partiti che si divertono a strumentalizzare ogni cosa pur di mettere in cattiva luce il PD, fa impressione notare come ciò avvenga anche ad opera degli stessi iscritti al PD. Fa impressione vedere come, nel 2014, delle giovani donne, magari più fortunate di altre per le opportunità che hanno avuto, vengono additate. Tutti possiamo avere perplessità sul fatto che figure giovani possano già ricoprire il ruolo di Ministro ma questo non giustifica né insulti né affermazioni sessiste. Senza contare che si è a lungo invocato il rinnovamento, l’esigenza di aprire alle giovani generazioni e a facce nuove e ora che lo si è fatto non si capisce il senso di alcune contestazioni. Per altro ricordiamo che con le primarie per la scelta dei candidati al Parlamento, sono stati eletti anche soggetti del tutto privi di esperienza all’interno delle istituzioni (giovani e non giovani) e negli anni precedenti abbiamo avuto illustri esempi di Ministri nominati perché “esperti” che non si può dire siano riusciti a fare il bene del Paese.

A tal proposito segnaliamo anche un’intervista a Maranna Madia in cui si parla di lavoro, precari, welfare e sostegni alle mamme lavoratrici.

Il sito di Europa riporta i profili di tutti i Ministri del nuovo governo>>
I Ministri del PD sono:
Maurizio Martina (già sottosegretario del Governo Letta e la cui presenza nel nuovo governo è stata chiesta quasi unanimemente per non disperedere l’importante lavoro avviato su Expo)
Andrea Orlando (era il responsabile giustizia della segreteria del Pd di Bersani, aveva anche avanzato delle proposte in materia di riforma della giustizia civile che avevano suscitato un ampio dibattito dentro e fuori dal PD). Forse a molti è sfuggito che al Ministero della Giustizia c'è una persona del PD e non un tecnico “amico dei Ligresti” o un uomo di Berlusconi e, dato che il governo si regge su una maggioranza composita e di difficile equilibrio, si tratta di un buon risultato.
Federica Mogherini (con alle spalle importanti presenze in organismi internazionali)
Marianna Madia (che dal 2008 ad oggi ha fatto esperienza, presentato proposte di legge e interrogazioni prevalentemente legate all’ambito del lavoro)
Roberta Pinotti
Maria Elena Boschi
Maria Carmela Lanzetta
Dario Franceschini